Di seguito la lettera:
Milano, 26 giugno 2014
Egregio Sindaco Pisapia,
il Coordinamento Dipendenti Precari della Provincia di Milano, facendo seguito alla comunicazione inviataLe lo scorso 18 giugno (di cui Le alleghiamo copia), si rivolge nuovamente a Lei in qualità di futuro Sindaco della Città Metropolitana chiedendoLe con urgenza un incontro per poterci confrontare sugli sviluppi futuri e per ragionare sulle possibili soluzioni ad un problema rimasto irrisolto ormai da troppo tempo.
La riteniamo, infatti, un interlocutore imprescindibile a cui spiegare le nostre ragioni, illustrare le nostre preoccupazioni e soprattutto far presente le nostrerichieste.
La sappiamo da sempre sensibile e attento alle problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori e, per questa ragione, desideriamo portare alla Sua attenzione e a quella della costituenda Città Metropolitana la nostra situazione: siamo da anni impiegati nella Provincia di Milano a seguito del superamento di prove selettive concorsuali.
La normativa attuale prevede il divieto per le Province di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, esclude il personale precario delle Province dalle procedure di stabilizzazione previste invece per le altre Pubbliche Amministrazioni e consente la proroga dei contratti a tempo determinato esclusivamente fino al 31/12/2014, discriminandoci, in questo modo, rispetto ai lavoratori precari in servizio presso gli altri Enti.
Da questo complesso quadro normativo si evince comela Pubblica Amministrazione si stia facendo portatrice di una pessima prassi in materia di gestione del personale impedendo il rinnovo di una grande fetta di precari storici, caratterizzati da una lunga esperienza lavorativa all'interno degli Enti Locali. Ciò comporterebbe inoltre la dispersione delle risorse economiche investite negli anni in termini di formazione di questo personale, che avrebbe ancora davanti a sé l'opportunità di dare tanto, considerato che la maggior parte di noi è ancora ben lontana dall'età pensionabile attualmente prevista.
Ognuno di noi ha maturato esperienza e professionalità specifiche, sviluppato capacità trasversali ricoprendo ruoli indispensabili anche rispetto al futuro assetto della Città Metropolitana.
La scadenza dei nostri contratti non significherebbe solo la creazione di nuova disoccupazione, ma anche una sconfitta per la Pubblica Amministrazione e il rischio di non poter più garantire alcuni servizi fondamentali alla cittadinanza.
Certi che Lei condividerà le nostre preoccupazioni,ci auspichiamo che, in qualità di futuro Sindaco della Città Metropolitana possa farsi portavoce, nelle opportune sedi, della nostra condizione.
RingraziandoLa per l'attenzione, rimaniamo in attesa di un Suo riscontro.
Un cordiale saluto
il Coordinamento Dipendenti Precari della Provincia di Milano, facendo seguito alla comunicazione inviataLe lo scorso 18 giugno (di cui Le alleghiamo copia), si rivolge nuovamente a Lei in qualità di futuro Sindaco della Città Metropolitana chiedendoLe con urgenza un incontro per poterci confrontare sugli sviluppi futuri e per ragionare sulle possibili soluzioni ad un problema rimasto irrisolto ormai da troppo tempo.
La riteniamo, infatti, un interlocutore imprescindibile a cui spiegare le nostre ragioni, illustrare le nostre preoccupazioni e soprattutto far presente le nostrerichieste.
La sappiamo da sempre sensibile e attento alle problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori e, per questa ragione, desideriamo portare alla Sua attenzione e a quella della costituenda Città Metropolitana la nostra situazione: siamo da anni impiegati nella Provincia di Milano a seguito del superamento di prove selettive concorsuali.
La normativa attuale prevede il divieto per le Province di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, esclude il personale precario delle Province dalle procedure di stabilizzazione previste invece per le altre Pubbliche Amministrazioni e consente la proroga dei contratti a tempo determinato esclusivamente fino al 31/12/2014, discriminandoci, in questo modo, rispetto ai lavoratori precari in servizio presso gli altri Enti.
Da questo complesso quadro normativo si evince comela Pubblica Amministrazione si stia facendo portatrice di una pessima prassi in materia di gestione del personale impedendo il rinnovo di una grande fetta di precari storici, caratterizzati da una lunga esperienza lavorativa all'interno degli Enti Locali. Ciò comporterebbe inoltre la dispersione delle risorse economiche investite negli anni in termini di formazione di questo personale, che avrebbe ancora davanti a sé l'opportunità di dare tanto, considerato che la maggior parte di noi è ancora ben lontana dall'età pensionabile attualmente prevista.
Ognuno di noi ha maturato esperienza e professionalità specifiche, sviluppato capacità trasversali ricoprendo ruoli indispensabili anche rispetto al futuro assetto della Città Metropolitana.
La scadenza dei nostri contratti non significherebbe solo la creazione di nuova disoccupazione, ma anche una sconfitta per la Pubblica Amministrazione e il rischio di non poter più garantire alcuni servizi fondamentali alla cittadinanza.
Certi che Lei condividerà le nostre preoccupazioni,ci auspichiamo che, in qualità di futuro Sindaco della Città Metropolitana possa farsi portavoce, nelle opportune sedi, della nostra condizione.
RingraziandoLa per l'attenzione, rimaniamo in attesa di un Suo riscontro.
Un cordiale saluto
COORDINAMENTO DIPENDENTI PRECARI
PROVINCIA DI MILANO
PROVINCIA DI MILANO